Jupiter Global Equity Growth Unconstrained
Una nuova opportunità per l’investimento azionario globale
Il fondo Jupiter Global Equity Growth Unconstrained è gestito da un team di investitori di NZS Capital, con cui Jupiter ha concluso una partnership strategica.
Il team di NZS è composto da investitori altamente competenti che hanno sviluppato il loro stile di investimento basato sull’idea del “Complexity Investing”. Questo approccio si concentra sulla selezione attiva di business model che offrono resilienza e opzionalità, e che il team ritiene possano attraversare con successo i periodi di discontinuità dell’economia globale nel lungo periodo. I portafogli gestiti dal team sono progettati in modo da cogliere la crescita dell’innovazione nei diversi settori globali.
In sintesi, il team di NZS non investe nell’innovazione e nella disruption, ma investe per l’innovazione e la disruption.
La digitalizzazione dell’economia mondiale esige un nuovo approccio focalizzato sulle aziende maggiormente in grado di gestire il cambiamento in un mondo volatile. Per NZS questo processo comincia con l’individuazione di società che hanno una “somma positiva”. Le società che evidenziano somme positive sanno che far leva sui clienti costruendo “fossati” non le protegge, ma piuttosto crea rischi facendo di loro un bersaglio per le società disruptive dotate di migliori idee e processi operativi.
Queste società sono consapevoli del fatto che la crescita è positiva solo se è sostenibile e che le aziende che procurano vantaggi a tutti i partecipanti saranno le più performanti. Il concetto di somma positiva (in inglese “non-zero sum”, NZS) è così importante per i team di NZS che ne hanno dato il nome alla loro società.
Resilienza e opzionalità
“La ricerca dell’equilibrio tra resilienza e opzionalità ci permette di rimanere agnostici circa le diverse traiettorie che potrebbe prendere il futuro”
– NZS
La volatilità è spesso considerata come un rischio, ma per NZS la volatilità inerente ai sistemi complessi porta a comportamenti emergenti che migliorano il sistema nel tempo. Questo approccio mette in equilibrio resilienza e opzionalità per evitare le trappole dovute alle false credenze di un mondo normalmente distribuito.
Resilienza: La ricerca incessante della produttività a scapito della resilienza è stata la filosofia aziendale predominante per decenni.
Nel regno animale le formiche rappresentano l’operosità e la diligenza per eccellenza, eppure la sorprendente verità è che la maggior parte del tempo metà della colonia sta semplicemente seduta a non fare nulla. Di fatto, le formiche si sono adattate per essere resilienti agli eventi estremi. Se un’inondazione improvvisa uccide le formiche esploratrici o se un animale danneggia parte della colonia, ci sono comunque moltissime formiche di riserva in grado di mettere in atto una ripresa.
Applicando questo ragionamento al mondo aziendale, le società resilienti sono quelle che sono meno concentrate sulla massimizzazione dei rendimenti a breve termine e più focalizzate sulla capacità di adattarsi e di evolvere in contesti mutevoli, superando e addirittura capitalizzando gli eventi estremi.
Opzionalità è un termine che indica un grande guadagno potenziale derivante da un investimento relativamente piccolo. In pratica, si tratta del modo in cui le leggi di potenza menzionate in precedenza possono agire a nostro favore. Le leggi di potenza non sono un segreto per i venture capitalist, i quali sanno che parecchi dei loro investimenti non produrranno alcun valore ma che basta detenere un numero ridotto di vincitori per avere un portafoglio di successo. Nel caso di start-up e società disruptive, l’incertezza può essere troppo grande per essere sicuri dei risultati di investimenti specifici. Tuttavia, detenere un numero elevato di società dotate di un alto grado di opzionalità può generare diversi perdenti e produrre anche alcuni grossi vincitori.
Qualità, crescita e contesto
NZS ritiene che esistano 3 fattori chiave da considerare nell’individuare società in grado di prosperare in un sistema complesso, creando un equilibrio ottimale tra resilienza e opzionalità. Questi 3 fattori sono la qualità, la crescita e il contesto.
Qualità: L’essenza di una società di qualità dipende dal suo team di gestione e dalla sua struttura. Visione a lungo termine e adattabilità sono le due facce della stessa medaglia, poiché spesso un’azienda di successo è quella che raggiunge un equilibrio tra la concentrazione su ciò che NON cambierà per la propria attività e la forte capacità di anticipare l’evoluzione delle esigenze dei clienti.
Crescita e somma positiva: Una società che gestisce una piattaforma focalizzata sulla creazione di valore per tutti i partecipanti, inclusa se stessa, crea grandi quantità di somme positive. La situazione win-win ottimale si ottiene quando la piattaforma crea più valore per l’ecosistema di quanto non faccia per le casse della società stessa. Società dotate di questa qualità possono avere tassi di crescita stabili nel lungo periodo.
Contesto e comprensione del cambiamento: NZS seleziona investimenti che non renderanno il portafoglio complessivo fragile nei confronti di una particolare visione del futuro. Per questo motivo gran parte delle loro ricerche mirano a comprendere cosa succede all’interno degli ecosistemi, a quali elementi favorevoli o ostacoli va incontro ogni azienda, e quali previsioni sul futuro devono fare gli investitori alla luce delle attuali valutazioni.
Usare un bilanciere per eliminare la via di mezzo
La ricerca di un equilibrio tra resilienza e opzionalità si traduce in un bilanciere con la maggior parte del peso in società che combinano resilienza e opzionalità, e il resto in una selezione diversificata di piccoli investimenti che massimizzano l’opzionalità.
Un aspetto molto importante di questa strategia è l’eliminazione delle posizioni “di mezzo”, che stando a NZS hanno maggiori probabilità di performare in linea col mercato e sottrarre alfa potenziale a lungo termine. Poiché questa strategia non punta a ottimizzare il profilo rischio/rendimento, essa permette a NZS di evitare con maggiore efficacia di cadere in bias cognitivi che possono erodere notevolmente le performance a lungo termine.
Maggiori informazioni su NZS Capital e il loro approccio all’investimento possono essere trovate su www.nzscapital.com.
Il Prospetto e il KID (documento contenente le informazioni chiave) sono disponibili gratuitamente in inglese e nelle altre lingue stabilite dalla normativa applicabile locale nella sezione documenti. La sintesi dei diritti degli investitori in lingua inglese è disponibile qui o nella sezione documenti. La Società di gestione ha facoltà di risolvere gli accordi di distribuzione.
Il team
Il team di NZS Capital
NZS Capital è stata cofondata dai gestori Brad Slingerlend e Brinton Johns che hanno lavorato insieme per 14 anni presso Janus Capital prima di creare la loro società. Entrambi vantano lunghi track record di successo nella gestione di portafogli azionari globali per conto di investitori istituzionali e retail.
NZS Capital comprende anche gli investitori Jon Bathgate e Joe Furmanski, che hanno al loro attivo oltre 10 anni di esperienza negli investimenti, e il senior adviser Jim Goff, in precedenza direttore della ricerca presso Janus Henderson. Il Presidente e Chief Risk Officer di NZS Capital è Adam Schor, che vanta quasi 30 anni di esperienza nel settore.
Documenti
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Informazioni Importanti
I movimenti del mercato e dei tassi di cambio possono far diminuire o aumentare il valore di un investimento e l’investitore potrebbe non recuperare il capitale investito.
Il fondo può investire in mercati emergenti, che comportano rischi maggiori di volatilità e liquidità. Questo fondo investe principalmente in titoli azionari ed è esposto a fluttuazioni di prezzo più ampie rispetto a fondi che investono solo in obbligazioni e/o liquidità. Le distribuzioni di reddito trimestrali saranno soggette a fluttuazioni. Tutte le spese del fondo sono imputate al capitale, il che può ridurre il potenziale di crescita del capitale. Il KIID e il Prospetto informativo sono disponibili su richiesta presso Jupiter. Questo fondo può investire più del 35% del proprio valore in titoli emessi o garantiti da un paese membro del SEE.