Società europee attive in tutto il mondo

L’Europa è una delle più importanti aree economiche mondiali, è sede di molte società leader globali e di numerose aziende medio-piccole altamente specializzate. Le azioni europee entrano a pieno titolo in qualsiasi portafoglio di investimento ben diversificato.

 

Il fondo Jupiter European Growth offre agli investitori l’accesso a un portafoglio concentrato di società di qualità elevata che hanno il potenziale per generare rendimenti nettamente superiori alla crescita media del mercato. Tali aziende sono nate in Europa ma nella maggior parte dei casi operano su scala mondiale.

Il fondo è co-gestito dai fund manager Mark Nichols e Mark Heslop coadiuvati dal Fund Manager, Phil Macartney e dal Assistant Fund Manager, Sohil Chotai, e supportati dall’analista Nikisha Mistry. I membri del team hanno background diversi e adottano un processo di investimento disciplinato e iterativo che si traduce in una concorrenza costante per il capitale del fondo. Ciascun componente del team è analista societario.

Società europee attive in tutto il mondo
Acquistare società, non Paesi
Indipendentemente dalle opinioni personali sulla situazione politica ed economica in Europa, occorre tener presente che gli azionisti non acquistano Paesi, ma società, e l’Europa è la patria di alcune delle migliori al mondo. Il team di gestione del fondo alloca il capitale degli investitori alle aziende di qualità più elevata che beneficiano delle opportunità a livello globale e non si affidano soltanto alla crescita del mercato interno europeo per avere successo nel lungo periodo.
Investire in titoli convincenti
Il team European Growth deve individuare le società europee di più alta qualità per conto degli investitori. Pertanto il portafoglio è concentrato e di norma comprende circa 35-45 aziende ad alta convinzione.
La natura della concorrenza
Comprendere la natura della concorrenza all’interno di un settore è vitale per l’approccio a lungo termine del team. I settori in cui molte società vendono prodotti simili sono spesso caratterizzati da una concorrenza agguerrita che porta ad una mercificazione e a rendimenti del capitale anemici nel lungo periodo. Per contro, nei settori in cui per natura vige una situazione di monopolio la redditività è spesso determinata dalle autorità. Tra i due poli opposti si collocano settori pressoché oligopolistici in cui non si esclude una redditività sostenibile. Le aziende in grado di generare flussi di cassa sostenibili e in crescita hanno di norma la possibilità di reinvestire nella loro attività al fine di dare ulteriore slancio all’espansione in ottica futura e offrire rendimenti più elevati agli investitori.
Qualità elevata e focus sulla crescita
Il team European Growth punta su imprese attive in mercati con elevate barriere all’ingresso e favorite da vantaggi competitivi sostenibili e fattori economici interessanti a livello settoriale. L’investimento in tali società solide e di alta qualità consente di dare luogo a un effetto compounding a lungo termine. Nel lungo periodo, è proprio il compounding del capitale reinvestito in un’azienda a un tasso di rendimento elevato che contribuisce a incrementarne il valore e ad alimentare una crescita a lungo termine interessante, a tutto vantaggio degli investitori.

Fondamentalmente, il team ritiene che per valutare al meglio i rendimenti azionari si debbano condurre analisi di tipo microeconomico sulle singole società. I rendimenti a lungo termine dipenderanno dalle caratteristiche microeconomiche di aziende e settori, non dalla linea di banche centrali, autorità politiche e regolatori a livello macroeconomico.

Infine, è essenziale la presenza di un management abile i cui interessi siano allineati a quelli degli azionisti. I fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) sono integrati in ogni fase del processo di costruzione del portafoglio, dall’attività propedeutica all’investimento al monitoraggio periodico sino all’engagement.
Fonti di vantaggio sostenibile rispetto alla concorrenza*
Individuare opportunità di crescita di lungo periodo
Il processo attuato dal team European Growth richiede molto tempo e inizia con l’individuazione di società che presentano business model solidi, rendimenti sul capitale sostenibili e management estremamente abili oltre a essere esposte alla crescita di lungo periodo. Il team va alla ricerca di società effettivamente orientate alla crescita, destinate ad avere successo a lungo termine. Individuare tali aziende è molto più difficile di quanto si creda poiché occorrono un grande impegno e consistenti volumi di informazioni. Il mercato europeo presenta molteplici inefficienze e il team mira a sfruttarle per trovare costantemente società sottovalutate rispetto alle prospettive di lungo periodo, così da alimentare una sana concorrenza con le idee di investimento già inserite in portafoglio. Siamo sempre alla ricerca di opportunità interessanti.
In Europa hanno sede alcune small cap eccezionali
Forse, per gli investitori attivi in un contesto di crescita globale modesta, la caratteristica più interessante delle società small cap europee è la capacità di offrire un’esposizione pura ad aree sostenute dalla crescita di lungo periodo. Infatti, si tratta spesso di aziende leader a livello globale in specifici mercati di nicchia. Clicca qui per saperne di più.
Stewardship sul capitale dei clienti: aspetti ambientali, sociali e di governance
Una società retta dovrebbe usare in maniera intelligente la ricchezza creata tramite l’investimento di capitale. Ecco perché i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) sono integrati in ogni fase del processo di costruzione del portafoglio. Mark Nichols, Mark Heslop e i loro colleghi, affiancati dal team di corporate governance di Jupiter, di grande esperienza, adottano un approccio attivo alle questioni ESG portando avanti – spesso dietro le quinte – un’attività di engagement con i management delle aziende, partendo dal presupposto che i migliori aspirano sempre a progredire ancora. Il team ritiene che i fattori ESG siano elementi fondamentali per la creazione di valore nel lungo periodo e non investirà in una società senza aver prima incontrato il management e valutato l’allineamento tra manager e azionisti.
Il Prospetto e il KIID (Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori) sono disponibili gratuitamente in inglese e nelle altre lingue stabilite dalla normativa applicabile locale nella sezione documenti. La sintesi dei diritti degli investitori in lingua inglese è disponibile qui o nella sezione documenti. La Società di gestione ha facoltà di risolvere gli accordi di distribuzione.

Jupiter Pan European Smaller Companies

In Europa hanno sede alcune small cap eccezionali
Forse, per gli investitori attivi in un contesto di crescita globale modesta, la caratteristica più interessante delle small cap europee è la capacità di offrire un’esposizione pura ad aree sostenute dalla crescita di lungo periodo. Infatti, si tratta spesso di aziende leader a livello globale in specifici mercati di nicchia.
Mark Heslop, gestore responsabile del fondo Jupiter Pan European Smaller Companies, ritiene che le analisi approfondite e la comprensione dei fattori responsabili della creazione di valore in seno a una società da parte del team, uniche nel loro genere, consentano di trarre vantaggio da opportunità interessanti.
Piccole società, tesori nascosti
In un contesto di scarsa crescita mondiale, le small cap europee possono offrire agli investitori un mix molto allettante di esposizione pura ad aree che beneficiano della crescita di lungo periodo e protezione dalle insidie legate alla maggiore complessità e alla burocrazia proprie delle organizzazioni più grandi. Infatti, si tratta spesso di aziende leader a livello globale nella loro categoria che operano in specifici mercati di nicchia. Al contrario dalle società di maggiori dimensioni, più complesse e di frequente meno agili, le small cap europee sono gestite dai proprietari stessi con un orientamento innato all’investimento a lungo termine. Inoltre, non di rado sono trascurate dagli analisti mainstream e date le dimensioni contenute possono crescere più rapidamente delle mega cap.

Perché investire nelle small cap?

Le small cap sono tutt’altro che “small”. In Jupiter, il team considera small cap europee le aziende che al momento dell’investimento hanno una capitalizzazione di mercato inferiore a quella della trecentesima società dell’indice FTSE World Europe (circa €10mld) – si tratta di un universo investibile di oltre 1.100 aziende europee quotate.

Società europee di qualità elevata

Tramite la selezione bottom-up Mark e il team sono alla ricerca di società che:

 

  • Offrano prodotti o servizi specifici, richiesti in tutto il mondo.
  • Possano contare su un’attività solida e di qualità esposta a trend di crescita globale a lungo termine.
  • Siano in grado di adeguarsi rapidamente e cogliere i frutti del cambiamento.
  • Vantino rendimenti sostenibili elevati sul capitale investito.
  • Siano leader regionali o globali nei rispettivi mercati.
  • Siano guidate da management molto abili con interessi allineati a quelli degli azionisti.
  • Si concentrino sui cash flow a lungo termine e non sugli utili a breve.
  • Conducano un’attività di engagement attivo con gli investitori volta a elaborare strategie per migliorare i fattori ESG.
Grande esperienza
I clienti possono fare affidamento sull’ottimo track record pluriennale di Mark Heslop nella gestione di strategie sulle società di minori dimensioni europee e globali. Il suo metodo di comprovata efficacia è volto a individuare tesori nascosti, spesso sottovalutati e trascurati dal mercato. Nel portafoglio confluiscono solo le idee più convincenti. L’approccio collaborativo nell’ambito del team assicura l’applicazione coerente della filosofia di investimento del desk al 20% inferiore del mercato delle azioni europee quotate. Ne risulta un fondo ampiamente diversificato ma comunque focalizzato su circa 50-60 posizioni.

Data l’attenta selezione delle aziende, la crescita dei rendimenti per gli azionisti deriva dalla capacità della società di accumulare i rendimenti sul capitale nel lungo periodo e non tanto da re-rating o capovolgimenti di fronte, spesso di natura temporanea. L’approccio “buy and hold” si traduce in un turnover contenuto.

Informazioni importanti

I movimenti del mercato e dei tassi di cambio possono far sì che il valore di un investimento diminuisca o aumenti, e potresti recuperare meno di quanto originariamente investito.

Jupiter European Growth

Il fondo investe in un numero contenuto di partecipazioni e, come tale, comporta un rischio maggiore rispetto ai fondi distribuiti su un vasto numero di partecipazioni. Il fondo investe essenzialmente in titoli azionari e può essere soggetto a fluttuazioni di prezzo maggiori rispetto ai fondi che investono esclusivamente in titoli obbligazionari e/o liquidità. Il KID e il Prospetto sono disponibili presso Jupiter su richiesta. Questo fondo può investire più del 35% del proprio valore in titoli emessi o garantiti da un paese membro del SEE.

Jupiter Pan European Smaller Companies

Il fondo investe in società di minori dimensioni, che possono presentare un grado di liquidità inferiore rispetto agli investimenti in società a più alta capitalizzazione e possono disporre di risorse più limitate rispetto a queste ultime per far fronte a eventi avversi inattesi. Di conseguenza, le fluttuazioni dei prezzi possono avere un impatto più significativo sul fondo. In condizioni di mercato difficili, il gestore potrebbe avere maggiori difficoltà a vendere attività al prezzo quotato. Ciò potrebbe influire negativamente sulla performance.


Questo fondo può investire più del 35% del proprio valore in titoli emessi o garantiti da un paese membro del SEE. Il KID e il Prospetto informativo sono disponibili presso Jupiter su richiesta.

Clicca qui per le informazioni importanti sugli indici.

Il Team

Team European Growth di Jupiter

Mark Nichols – Prima di unirsi a Jupiter, Mark ha gestito portafogli di azioni europee per Columbia Threadneedle e in precedenza per BMO Global Asset Management (F&C). La sua carriera nel settore degli investimenti è iniziata nel 2001 come membro del team responsabile dell’azionario europeo di Invesco.


Mark Heslop – Mark è entrato in Jupiter a settembre 2019 come gestore di azioni europee e specialista nell’area delle small cap. Precedentemente, aveva lavorato per 11 anni come gestore di fondi azionari per Columbia Threadneedle, dove gestiva un fondo di società globali di piccole dimensioni e un fondo di small cap europee. Ha mosso i primi passi nel mondo degli investimenti come analista di società chimiche e industriali in Citi nel 1999.


Phil Macartney – Phil è entrato in Jupiter nel 2020 ed è Fund Manager del team European Equities. Prima di entrare in Jupiter, Phil ha lavorato per Columbia Threadneedle dove per cinque anni ha ricoperto il ruolo di gestore di fondi nel team UK Equities. Ha iniziato la carriera nel settore degli investimenti nel 2008 in qualità di analista pan-europeo presso Moore Capital LP.


Sohil Chotai – Sohil è entrato in Jupiter a ottobre 2019 come Assistant Fund Manager. In precedenza ha lavorato nel team European Equity di Columbia Threadneedle come analista e vice-gestore di fondi collaborando con Mark Heslop e Mark Nichols alle strategie small-cap e growth in Europa. Ha iniziato la carriera nell’area degli investimenti grazie a uno stage per laureati in M&G Investments.


Nikisha Mistry – Nikisha si è unita a Jupiter a luglio 2020 in qualità di analista del team European Equities. La carriera di Nikisha è iniziata in Merian Global Investors, dove ha lavorato come analista azionaria nell’ambito della strategia small cap europee (Regno Unito escluso). Nikisha ha conseguito una laurea in economia e gestione all’Università di Oxford.