È stato un anno volatile per le obbligazioni high yield. Dopo le proposte radicali sui dazi annunciate da Donald Trump all'inizio di aprile, in tutto il mondo è cresciuta l'incertezza che ha innescato un crollo dei mercati del rischio. Tuttavia, i mercati hanno recuperato rapidamente e gli spread dell’high yield sono ora vicini ai minimi storici.
Questa tendenza rialzista riflette l'ottimismo degli investitori sulla possibilità che Trump non intraprenda azioni che mettano a repentaglio i mercati del rischio, un'ipotesi ampiamente definita dagli investitori e dai media come "TACO"1. Sebbene l'amministrazione Trump abbia allentato temporaneamente la pressione sui partner commerciali in materia di dazi, riteniamo che l'economia statunitense non sia ancora fuori pericolo.
Gli spread non rispecchiano i rischi macro
Segmenti del mercato del credito: più corta è la barra, più l’asset class è cara rispetto agli ultimi 20 anni
Sono in corso i negoziati con i principali partner commerciali, come la Cina e l'UE, e l'unico accordo finalizzato finora è quello con il Regno Unito. Anche se si raggiungeranno altre intese, potrebbero rimanere alcuni dazi residui, come nel caso del Regno Unito. C'è però anche il rischio che i negoziati possano fallire. Nonostante questi scenari possano ostacolare la crescita economica, il mercato sembra agire come se i rischi tariffari fossero già scomparsi.
Inoltre, durante l'estate, a meno che il tetto del debito non venga innalzato e il Congresso approvi un nuovo bilancio, esiste la possibilità di uno “shut down” del governo USA. Gli investitori sembrano interpretare un bilancio espansivo come positivo per i mercati del rischio, perché l'aumento della spesa pubblica immette liquidità nel sistema. Tuttavia, ciò potrebbe alimentare i timori per un deficit insostenibile come dimostrato quest’anno dall'aumento dei rendimenti dei Treasury a lungo termine. I rendimenti più elevati vanno direttamente ad aumentare i costi di finanziamento, con l’eventualità che la crescita economica rallenti.
Considerati i rischi di coda o cigni neri di tipo politico e macroeconomico della presidenza Trump, riteniamo che gli spread high yield siano ridotti rispetto al livello di incertezza. L'attuale compiacenza degli investitori offre ai gestori attivi come noi l'opportunità di individuare e sfruttare le inefficienze di mercato. L'attuale mercato high yield comprende segmenti che riteniamo costosi dal punto di vista degli spread e quindi meno interessanti. Al contrario, i settori con un sentiment negativo, come quello dell'energia, offrono il potenziale per operazioni contrarian. L'aumento dei prezzi del petrolio dovuto al conflitto in corso tra Israele e Iran, inoltre, potrebbe dare slancio al settore.
Vediamo anche valore nel settore sanitario statunitense. Verso la fine dello scorso anno, le preoccupazioni di carattere normativo e politico hanno innescato un crollo delle obbligazioni del settore. Con l'attenuarsi delle tensioni politiche, l'appeal delle obbligazioni del settore sanitario potrebbe aumentare. Allo stesso tempo, è probabile che le obbligazioni con rating CCC e i settori ciclici siano più vulnerabili in caso di brusca contrazione economica.
Riteniamo che l'Europa resti un’area interessante rispetto agli Stati Uniti. Gli investitori sono molto ottimisti sui mercati del rischio statunitensi nonostante la guerra commerciale in atto. Al contempo, in Europa il contesto macroeconomico sta migliorando, sostenuto dagli stimoli fiscali e dal calo dei tassi d'interesse.
I rendimenti delle high yield provengono soprattutto dal rendimento corrente
Mercati high yield globali: distribuzione del rendimento a 12 mesi quando il rendimento a scadenza è stato compreso tra il 7% e l’8%
Nonostante gli spread delle obbligazioni high yield si trovino nella fascia bassa degli intervalli storici, il rendimento complessivo rimane relativamente elevato e questo reddito da cedola offre la prospettiva di rendimenti costanti. Rispetto all’azionario, l'high yield offre vantaggi quali la bassa duration, la seniority nella struttura del capitale e la volatilità relativamente contenuta. Tuttavia, i nostri principi guida, in questo momento, sono "prudenza" e "pazienza", dal momento che la compiacenza degli investitori rimane diffusa e molti di loro sottovalutano la possibilità di sviluppi negativi.
In questo contesto la selezione del credito è fondamentale. Gestiamo un portafoglio ad alta convinzione che comprende tipicamente meno di 200 società e cerchiamo costantemente obbligazioni che offrano un mix ottimale di rendimenti interessanti a fronte di un rischio accettabile e di un allineamento con i nostri criteri ESG in quanto strategia conforme Articolo 8 (SFDR). Consideriamo gli spread del credito come una compensazione per un futuro incerto. Pertanto, ricerchiamo un margine di sicurezza nell'assunzione del rischio, evidenziando la necessità di una disciplina d'investimento quando (come accade periodicamente) il mercato diventa più costoso. Abbiamo una strategia chiara per riposizionare le nostre partecipazioni e capitalizzare sulla volatilità ogni qualvolta tali opportunità emergono.

Rischi specifici della strategia
- Rischio di copertura della share class - Il processo di copertura della share class può causare la riduzione del valore degli investimenti a causa dei movimenti di mercato, di considerazioni di ribilanciamento e, in circostanze estreme, dell'inadempienza della controparte che fornisce il contratto di copertura.
- Rischio di tasso d'interesse - La Strategia può investire in asset il cui valore è sensibile alle variazioni dei tassi d'interesse (ad esempio le obbligazioni), il che significa che il valore di questi investimenti può fluttuare in modo significativo a seconda del movimento dei tassi d'interesse, ad esempio il valore di un'obbligazione tende a diminuire quando i tassi d'interesse aumentano.
- Rischio di prezzo - Le oscillazioni dei prezzi degli asset finanziari comportano la possibilità che il valore degli asset diminuisca o aumenti, con un rischio tipicamente amplificato in condizioni di mercato più volatili.
- Obbligazioni convertibili contingenti - La Strategia può investire in obbligazioni convertibili contingenti. Questi strumenti possono subire perdite significative in base a determinati eventi scatenanti. In particolare, tali eventi possono comportare una perdita parziale o totale del valore, oppure la conversione degli investimenti in azioni, entrambe eventualità che potrebbero causare perdite significative.
- Rischio di credito - L'emittente di un'obbligazione o di un investimento analogo all'interno della Strategia potrebbe non pagare l’income o non rimborsare il capitale al Fondo alla scadenza.
- Rischio di derivati - La Strategia può utilizzare derivati per ridurre i costi e/o il rischio complessivo del Fondo (questo è noto anche come Gestione efficiente del portafoglio o "EPM"). I derivati implicano un certo livello di rischio, tuttavia, per effetto dell'EPM, non dovrebbero aumentare la rischiosità complessiva del Fondo.
- Rischio di liquidità (generale) - In condizioni di mercato difficili, potrebbe non esserci un numero sufficiente di investitori per acquistare e vendere determinati investimenti. Ciò può avere un impatto sul valore del Fondo.
- Rischio di inadempienza della controparte - Il rischio di perdite dovute all'inadempienza di una controparte su un contratto derivato o di un depositario che custodisce gli asset della Strategia.
- Obbligazioni non investment grade - La Strategia può investire una parte significativa degli asset in titoli identificati come inferiori al livello investment grade da parte di un'agenzia di rating. Si ritiene che tali titoli presentino un rischio maggiore di perdita di capitale o di mancato adempimento degli obblighi di pagamento del reddito rispetto alle obbligazioni con rating investment grade.
- Oneri da capitale - Alcuni o tutti gli oneri della Strategia sono prelevati dal capitale. Se il Fondo non dovesse registrare una crescita sufficiente del capitale, ciò potrebbe causare un'erosione del capitale.
Il valore delle menti attive: il pensiero indipendente
Una caratteristica fondamentale dell’approccio di investimento di Jupiter è che evitiamo l’adozione di una view della casa, preferendo invece consentire ai nostri gestori specializzati di formulare le proprie opinioni sulla loro asset class. Di conseguenza, va notato che tutte le opinioni espresse, anche su questioni relative a considerazioni ambientali, sociali e di governance, sono quelle degli autori e possono differire dalle opinioni di altri professionisti degli investimenti Jupiter.
Informazioni Importanti
Questa è una comunicazione di marketing. Il presente documento è destinato ai professionisti dell'investimento e non è destinato all'uso o al beneficio di altre persone. Il presente documento ha finalità esclusivamente informative e non costituisce una consulenza sugli investimenti. I movimenti del mercato e dei tassi di cambio possono causare la diminuzione o l'aumento del valore di un investimento, con la possibilità di recuperare meno di quanto investito inizialmente. Le opinioni espresse sono quelle delle persone citate al momento della stesura del documento, non sono necessariamente quelle di Jupiter nel suo complesso e possono essere soggette a variazioni. Ciò è particolarmente vero nei periodi di rapida evoluzione dei mercati. Si compie ogni sforzo per garantire l'accuratezza delle informazioni, ma non si fornisce alcuna assicurazione o garanzia. Emesso nel Regno Unito da Jupiter Asset Management Limited (JAM), sede legale: The Zig Zag Building, 70 Victoria Street, Londra, SW1E 6SQ, autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Emesso nell'UE da Jupiter Asset Management International S.A. (JAMI), sede legale: 5, Rue Heienhaff, Senningerberg L-1736, Lussemburgo, autorizzata e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta in alcun modo senza la previa autorizzazione di JAM/JAMI.