Una delle conseguenze inevitabili del cambiamento climatico è la crescente incidenza di grandi catastrofi naturali, che a loro volta mettono sotto pressione risorse essenziali non solo per molti settori produttivi, ma per la vita stessa. Dal punto di vista degli investimenti, crediamo che quelle società che sono in grado di ridurre la propria dipendenza da risorse potenzialmente a rischio siano meglio posizionate per offrire rendimenti sostenibili nel lungo periodo. Oltre alla riduzione complessiva delle emissioni di carbonio, l’efficienza idrica è un tema che è stato per lungo tempo al centro dei nostri pensieri e non occorre guardare lontano per rendersi conto del perché l’acqua sia un problema fondamentale. La siccità di questa estate in California è stata la peggiore mai registrata, ha prosciugato i bacini idrici e portato a una delle più gravi stagioni di incendi di sempre. Alla fine di settembre, il 35% degli Stati Uniti stava subendo una siccità, da moderata a estrema1. Quella in Madagascar ha portato un milione di persone sull’orlo della carestia2. Teheran sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi 50 anni e il Brasile ne sta affrontando una, la peggiore da quasi un secolo, che sta mettendo a repentaglio la produzione di elettricità dalle dighe idroelettriche. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il cambiamento climatico sta intensificando il ciclo dell’acqua, portando sia a inondazioni che a siccità più intense3.
Chip d’acqua

Ci sono chiari vantaggi sociali e in termini di biodiversità in una società che ha facile accesso all’acqua pulita. È essenziale per la vita, per la prevenzione delle malattie e per la salute dell’uomo. L’acqua è una risorsa

naturale e vitale che occorre preservare e difendere. L’acqua è inoltre una componente essenziale della produzione industriale e deve essere bilanciata secondo gli interessi degli altri stakeholder in gioco.
L’industria dei semiconduttori, ad esempio, richiede un’elevata quantità di acqua e un singolo stabilimento può consumare ogni giorno tanta acqua quanto la popolazione di una piccola città. Ogni chip all’interno di un telefono o di un computer richiede centinaia di litri d’acqua per essere realizzato. I chip semiconduttori vengono infatti prodotti depositando più strati su un wafer di silicio e i materiali di scarto vengono lavati via in ogni fase.

 

Una siccità nella parte subtropicale di Taiwan all’inizio di quest’anno ha bloccato la produzione di chip, rendendo evidente che l’industria deve ridurre la sua dipendenza dall’acqua. Riteniamo che, investendo oggi, queste società potranno posizionarsi meglio in futuro, sia per mitigare il rischio di carenze idriche, sia per rimanere redditizie a fronte di prezzi dell’acqua potenzialmente più elevati e regimi normativi più severi. Per fortuna, ci sono già leader che stanno passando a un futuro più sostenibile, anche se non disdegneremmo progressi più rapidi. TSMC, uno dei principali produttori mondiali di semiconduttori, sta attualmente costruendo un impianto di recupero dell’acqua nel Tainan Science Park, nel sud-ovest di Taiwan. TSMC ricicla già quasi l’87% dell’acqua utilizzata nei suoi processi di produzione, il che la rende meno vulnerabile alla carenza idrica rispetto ai concorrenti meno efficienti da questo punto di vista. L’investimento di TSMC a Tainan è un buon esempio di un’iniziativa che fa bene al pianeta, alle persone e ai profitti della società. Grazie a investimenti attenti, diretti all’efficienza dei processi, le aziende possono raggiungere sia i target di sostenibilità che la redditività a lungo termine, con rischi inferiori.

 

L’azienda statunitense di semiconduttori Texas Instruments nel 2020 ha ridotto il consumo di acqua del 4,4% rispetto all’anno precedente, in anticipo rispetto all’obiettivo che si era prefissata. Negli ultimi 5 anni, Texas Instruments ha risparmiato quasi 1,4 miliardi di galloni d’acqua, sufficienti per riempire 2.100 piscine olimpioniche.


Accogliamo favorevolmente passi come questo e chiediamo alle aziende di mettere in campo più azioni in questa direzione. Oltre a ridurre le emissioni di carbonio, le imprese devono infatti ridurre il consumo di acqua ed evitare l’inquinamento idrico.

 

Non basta il comportamento

Valutare le aziende non solo per come si comportano ma anche per cosa vendono è un elemento chiave della nostra analisi di sostenibilità. Consideriamo positivamente quelle aziende i cui prodotti aiutano i clienti a fare un uso più efficiente dell’acqua. Un buon esempio è rappresentato da Danaher, azienda di test e diagnostica con sede negli Stati Uniti, i cui prodotti includono sistemi di trattamento dell’acqua a raggi ultravioletti (UV) utilizzati dai governi locali e dall’industria.
Un altro esempio è l’azienda statunitense Ecolab. Entro il 2030, uno degli obiettivi di Ecolab è aiutare i propri clienti a risparmiare 300 miliardi di galloni di acqua ogni anno (ossia 1,1 miliardi di m3), equivalenti al fabbisogno annuale di acqua potabile di un miliardo di persone. Ecolab ha aiutato i clienti su larga scala a monitorare e ridurre il proprio consumo di acqua. Aziende che devono mantenere prodotti a determinate temperature con l’ausilio di caldaie, torri di raffreddamento e refrigeratori, spesso richiedono molta acqua.

Dare il prezzo sbagliato alla natura

Riteniamo che sia inevitabile che i costi esternalizzati associati alle emissioni di carbonio e all’utilizzo delle risorse diventino sempre più costi aziendali internalizzati. Le aziende che sono in prima linea nella transizione energetica e nella riduzione delle proprie emissioni complessive di carbonio e del grado di dipendenza da risorse fragili come l’acqua, saranno molto ben posizionate per generare rendimenti coerenti e sostenibili nel tempo.


In qualità di gestori di fondi, cerchiamo società che guidino la transizione verso un mondo più sostenibile. Definiamo leader quelle imprese in grado di bilanciare gli interessi di tre principali stakeholder: il pianeta, le persone e il profitto. Un principio fondamentale del nostro processo di investimento è la sostenibilità economica nel lungo periodo. Cerchiamo aziende ben capitalizzate capaci di finanziarsi durante il ciclo di mercato. A nostro avviso, le aziende in grado di muoversi nel punto di incontro tra l’uso di risorse naturali sostenibili e la sostenibilità economica sono meglio posizionate per offrire rendimenti interessanti.

1 NOAA National Centers for Environmental Information, State of the Climate: Drought for September 2021, pubblicato online ottobre 2021, recuperato il 28 ottobre 2021 da https://www.ncdc.noaa.gov/sotc/drought/202109 
2 https://www.amnesty.org/en/latest/news/2021/10/madagascar-global-leaders-must-act-urgently-to-save-lives/
3 https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/

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