Siamo “stock picker top-down”, ossia prendiamo in considerazione il contesto macroeconomico, i sistemi politici e la situazione geopolitica, cercando di individuare le società “vincenti” che operano nella regione Asia-Pacifico (Giappone escluso).

Guardando al 2024, ci aspettiamo di assistere a un’attrazione bidirezionale per i mercati. La prospettiva di una politica monetaria più accomodante a livello globale potrebbe consentire un’espansione del rapporto prezzo/utili e un aumento dei prezzi; nel frattempo, molte aziende potrebbero faticare a evitare un calo degli utili in caso di crescita economica debole e di aumento della disoccupazione in mercati chiave come quello statunitense. Poiché le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, la prossima fase del ciclo potrebbe essere caratterizzata da una crescita più debole, a causa degli effetti ritardati dell’aumento dei tassi di interesse.

Tuttavia, ci aspettiamo ancora una crescita degli utili e dei dividendi da parte di molte delle società che deteniamo. Tra queste, le aziende tecnologiche, in cui in vestiamo e che hanno vissuto un 2023 difficile ma che, a nostro avviso, vedranno probabilmente una ripresa nel 2024. Come le azioni Anche legatte i titoli dealle infrastrutture, adell’immobiliare e dealle telecomunicazioni che dovrebbero trarre sollievo da un’interruzione dell’aumento dei tassi d’interesse, soprattutto se associata a un calo dei rendimenti obbligazionari.

Il 2024 sarà caratterizzato da un’elevata concentrazione di elezioni politiche in tutto il mondo. In Asia, si voterà a Taiwan, in India, in Indonesia e in altri Paesi. Al di fuori della regione Asia-Pacifico, le elezioni internazionali più importanti saranno quelle degli Stati Uniti e, molto probabilmente, del Regno Unito. Se i partiti in carica venissero spodestati e ne subentrassero di nuovi, dovremmo prestare attenzione ai potenziali cambiamenti politici che ne deriveranno.

Investire in Asia non significa necessariamente in Cina

Non abbiamo alcuna esposizione alla Cina dopo aver liquidato le nostre posizioni residue nell’estate del 2022. Continuiamo a essere preoccupati per la natura politica della Cina, sia a livello nazionale che in relazione ad altri Paesi, e riteniamo probabile che il Paese in futuro prenderà la forma di un’economia di comando a bassa crescita a causa di una combinazione di interventi statali e demografia.

Per contro, manteniamo una posizione positiva nei confronti dell’Australia, che a livello di Paese rappresenta la ponderazione maggiore nella nostra strategia Asian Equity Income. Prevediamo che nel lungo periodo l’Australia sovraperformerà molti altri mercati sviluppati. È una democrazia pienamente funzionante, ha una forza lavoro produttiva e ospita molte aziende di successo con quote di mercato significative e solide barriere all’ingresso, con pochissime imprese statali.

Ci interessa anche Singapore, dove si trovano molte aziende interessanti con ricavi provenienti da tutto il sud-est asiatico. Al di fuori dell’Asia più sviluppata, abbiamo un’esposizione significativa all’India, che offre solide opportunità di crescita in molti settori incentrati sul mercato interno e, in misura crescente, tra gli esportatori.

Ricerchiamo aziende con requisiti fondamentali

Non ci identifichiamo come investitori growth o value, ma cerchiamo una combinazione dei due. Preferiamo le società che si prendono cura dei loro bilanci e quelle che sono in grado – e disposte – a condividere i loro profitti con gli azionisti, con i team di gestione e dai modelli aziendali comprovati. Questo riduce la necessità di speculare.

Siamo soddisfatti della resilienza delle società detenute nella nostra strategia nel 2023 e, anche se non possiamo sapere con certezza cosa ci riserverà il 2024, continuiamo a ritenere di essere ben posizionati in vista del nuovo anno. Molte delle società in cui investiamo sono già considerate leader globali nei rispettivi settori e riteniamo che, grazie alle loro caratteristiche, dovrebbero essere in grado di resistere a una recessione o addirittura di uscirne rafforzate rispetto alle loro concorrenti.

Il valore delle menti attive: il pensiero indipendente

Una caratteristica fondamentale dell’approccio di investimento di Jupiter è che evitiamo l’adozione di una view della casa, preferendo invece consentire ai nostri gestori specializzati di formulare le proprie opinioni sulla loro asset class. Di conseguenza, va notato che tutte le opinioni espresse, anche su questioni relative a considerazioni ambientali, sociali e di governance, sono quelle degli autori e possono differire dalle opinioni di altri professionisti degli investimenti Jupiter.

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